Viaggio 2023

Gentili Sostenitori,

grazie per aver risposto positivamente alla nostra richiesta di ulteriore sostegno a favore dei bambini e bambine sostenuti a distanza.

Il vostro aiuto ci ha permesso di donare loro, ma non solo a loro, il pacco di generi alimentari come previsto, composto da 5 kg di riso, un pacco da 5 kg di farina di mais , olio oltre a 5.000 fcf. 

L’incontro è stato un momento di gioia per loro ma anche per noi che li abbiamo accolti come sempre a braccia aperte, noi doniamo ma riceviamo tanto anche solo con un sorriso.

Abbiamo potuto constatare di persona che la situazione in Burkina Faso è sempre più difficile; fortunatamente alcune scuole, dopo mesi di fermo causa atti di terrorismo, hanno potuto riprendere normalmente il percorso educativo e questo fa si che i bambini abbiano ripreso a condurre una vita normale.

Grazie ancora per il sostegno che avete dato e che vorrete dare alla popolazione burkinabè.

Il Presidente

Gianfranco Liut

La piccola Caterina

Gennaio 2015

Siamo fermi alla missione di Pouytenga in attesa di incontrare i ragazzi adottati a distanza quando si avvicina una mamma con in braccio sua figlia. Parla solo Morè (la loro lingua) incomprensibile a noi tutti. Chiediamo aiuto ad un ragazzo e faticosamente riusciamo a sapere che la bimba, Caterina,   è molto malata: tre mesi prima ha avuto la febbre molto alta e da quel momento non è più riuscita a camminare ed a stare in piedi. Nell’autobus cade il silenzio e d’istinto decidiamo di andare a parlare con la Madre Superiora, suor Valeria, per avere la conferma e se è possibile aiutarla. Suor Valeria spiega che conosce bene sia la famiglia, che è molto povera,  e la malattia che ha colpito la piccola e che il medico ha prescritto  cure fisioterapiche e riabilitative per poter sperare di poter camminare di nuovo. Un cenno d’intesa ed il primo ciclo di cura è finanziato. Un incontro casuale o forse voluto da Chi tutto sa e dispone permetterà alla piccola di poter camminare.

Gennaio 2019

Abbiamo rivisto Caterina che, sorridente, muove i suoi primi passi, la riabilitazione è dolorosa e lunga ma Caterina ce la farà, anche grazie ai suoi genitori italiani che conosciutala tramite i nostri racconti, hanno deciso per il suo Sostegno a Distanza

I primi passi di Caterina

Casa di Mariam

Anno 2015

“Una casa per Mariam”- Storia di un sostegno a distanza

Antonella, con molti sacrifici, è riuscita a realizzare il suo sogno: costruire una casa per Mariam, la sua bimba sostenuta a distanza.

Mariam è orfana di padre. La madre si è ritrovata sola, senza lavoro, senza un’abitazione e con quattro bimbi piccoli da sfamare. Per accudire le due piccole gemelline, Mariam e Rainan, ha fatto tesoro dell’aiuto del primogenito, Alassan, un bimbo splendido di pochi anni più grande. Ma, purtroppo, è dovuta ricorrere all’orfanotrofio per Agate, l’altra sorellina.

Ora, con la nuova casa e grazie al sostegno a distanza, si sono tutti riuniti.

 

Mariam prima del sostegno a distanza – anno 2010

La casa costruita – anno 2015


La famiglia al completo per la festa del “Sostegno a distanza” – anno 2016

ANNO 2023

Il futuro si affronta con un sorriso

Una casa per Alice

Anno 2013

Una casa per Alice

Alice è una bambina di 8 anni che vive con la madre e due fratellini piccoli. Il padre non è presente perché si trova in Costa d’Avorio, probabilmente a cercare fortuna.

La mamma è malata e non può prendersi cura dei bambini, per questo motivo la piccola Alice si fa carico della famiglia. Ogni giorno Alice si reca al pozzo per procurarsi l’acqua e cammina per chilometri nella savana in cerca di cibo.

Quando noi ci siamo recati a visitare la sua casa abbiamo trovato una misera capanna. Dentro, anche un termitaio.

Per cambiare la sua vita abbiamo preso in carico, con il sostegno a distanza, i due fratellini più piccoli. Inoltre, grazie all’apporto economico di un nostro socio-volontario, è stata costruita una nuova casa.

Il futuro di Alice e dei suoi fratelli non sarà più colmo di miseria, ma fatto di scuola, cibo e un po’ di serenità.

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